La Bibbia

Sapienza 16

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Capitolo 1

1


 

  «Ai fratelli giudei sparsi nell'Egitto salute. I fratelli giudei che sono in Gerusalemme e nella regione della Giudea augurano buona pace.  

 

 

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2


 

  Dio voglia concedervi i suoi benefici e ricordarsi della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe suoi servi fedeli;  

 

 

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3


 

  conceda a tutti voi volontà di adorarlo e di compiere i suoi desideri con cuore generoso e animo pronto;  

 

 

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4


 

  vi dia una mente aperta ad intender la sua legge e i suoi comandi, e volontà di pace.  

 

 

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5


 

  Esaudisca le vostre preghiere e vi sia propizio e non vi abbandoni nell'ora dell'avversità.  

 

 

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6


 

  Noi qui appunto preghiamo per voi.  

 

 

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7


 

  Quando regnava Demetrio nell'anno centosessantanove, noi Giudei vi abbiamo scritto: 'Nelle calamità e angosce che ci hanno colpiti in questi anni da quando Giasone e i suoi partigiani hanno apostatato dalla città santa e dal regno,  

 

 

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8


 

  incendiando il portone e versando sangue innocente, noi abbiamo pregato il Signore e siamo stati esauditi. Quindi abbiamo preso l'offerta delle vittime e del fior di farina, abbiamo acceso le lampade e presentato i pani'.  

 

 

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9


 

  Vi scriviamo la presente per esortarvi a celebrare i giorni delle Capanne nel mese di Casleu. L'anno centottantotto.  

 

 

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10


 

  I Giudei residenti in Gerusalemme e nella Giudea, il consiglio degli anziani e Giuda, ad Aristòbulo, maestro del re Tolomeo, appartenente alla stirpe dei sacerdoti consacrati con l'unzione, e ai Giudei dimoranti in Egitto, salute e prosperità.  

 

 

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11


 

  Salvati da grandi pericoli per l'intervento di Dio, lo ringraziamo molto per esserci potuti schierare contro il re.  

 

 

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12


 

  Perché egli stesso ha respinto le forze schierate contro la santa città.  

 

 

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13


 

  Recatosi in Persia, il loro capo e con lui l'esercito creduto invincibile, fu ucciso nel tempio della dea Nanea, per gli inganni orditi dai sacerdoti di Nanea.  

 

 

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14


 

  Con il pretesto di celebrare le nozze con lei, Antioco con i suoi amici si era recato sul posto per prelevarne le immense ricchezze a titolo di dote.  

 

 

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15


 

  Dopo che i sacerdoti del tempio di Nanea gliele ebbero mostrate, egli entrò con pochi nel recinto sacro e quelli, chiuso il tempio alle spalle di Antioco  

 

 

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16


 

  e aperta una porta segreta nel soffitto, scagliarono pietre e fulminarono il condottiero e i suoi. Poi fattili a pezzi e tagliate le loro teste, le gettarono a quelli di fuori.  

 

 

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17


 

  In tutto sia benedetto il nostro Dio, che ha consegnato alla morte gli empi.  

 

 

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18


 

  Stando noi per celebrare la purificazione del tempio il venticinque di Casleu, abbiamo creduto necessario darvi qualche spiegazione, perché anche voi celebriate la festa delle Capanne e del fuoco, apparso quando Neemia offrì i sacrifici dopo la ricostruzione del tempio e dell'altare.  

 

 

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19


 

  Infatti quando i nostri padri furono deportati in Persia, i sacerdoti fedeli di allora, preso il fuoco dall'altare, lo nascosero con cautela nella cavità di un pozzo che aveva il fondo asciutto e là lo misero al sicuro, in modo che il luogo rimanesse ignoto a tutti.  

 

 

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20


 

  Dopo un buon numero di anni, quando piacque a Dio, Neemia, rimandato dal re di Persia, inviò i discendenti di quei sacerdoti che avevano nascosto il fuoco, a farne ricerca; quando essi ci riferirono che non avevano trovato il fuoco ma acqua grassa, comandò loro di attingerne e portarne.  

 

 

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21


 

  Poi furono portate le offerte per i sacrifici e Neemia comandò che venisse aspersa con quell'acqua la legna e quanto vi era sopra.  

 

 

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22


 

  Così fu fatto e dopo un po' di tempo il sole, che prima era coperto di nubi, cominciò a risplendere e si accese un gran rogo, con grande meraviglia di tutti.  

 

 

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23


 

  I sacerdoti si posero allora in preghiera, mentre il sacrificio veniva consumato, e con i sacerdoti tutti gli altri: Giònata intonava, gli altri continuavano in coro insieme a Neemia.  

 

 

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24


 

  La preghiera era formulata in questo modo: Signore, Signore Dio, creatore di tutto, tremendo e potente, giusto e misericordioso, tu solo re e buono,  

 

 

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25


 

  tu solo generoso, tu solo giusto e onnipotente ed eterno, che salvi Israele da ogni male, che hai fatto i nostri padri oggetto di elezione e santificazione,  

 

 

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26


 

  accetta il sacrificio offerto per Israele tuo popolo, custodisci la tua porzione e santificala.  

 

 

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27


 

  Raccogli i nostri dispersi, libera quelli che sono schiavi in mano ai pagani, guarda benigno i disprezzati e gli oltraggiati; sappiano i pagani che tu sei il nostro Dio.  

 

 

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28


 

  Punisci quelli che ci opprimono e ci ingiuriano con superbia.  

 

 

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29


 

  Concedi al tuo popolo di radicarsi nel tuo luogo santo, come ha detto Mosè.  

 

 

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30


 

  I sacerdoti a loro volta cantavano inni.  

 

 

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31


 

  Poi vennero consumate le vittime del sacrificio e Neemia ordinò che il resto dell'acqua venisse versata sulle pietre più grosse.  

 

 

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32


 

  Fatto questo, si accese una fiamma, la quale tuttavia fu assorbita dal bagliore del fuoco acceso sull'altare.  

 

 

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33


 

  Quando fu divulgato il fatto e fu annunciato al re dei Persiani che nel luogo dove i sacerdoti deportati avevano nascosto il fuoco era comparsa acqua e che i sacerdoti al seguito di Neemia avevano con quella purificato le cose necessarie al sacrificio,  

 

 

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34


 

  il re fece cingere il luogo e lo dichiarò sacro, dopo aver accertato il fatto.  

 

 

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35


 

  Il re ricevette anche molti doni da quelli che aveva favoriti e ne diede a sua volta.  

 

 

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36


 

  I compagni di Neemia chiamarono questo luogo Neftar che significa purificazione; ma i più lo chiamano Neftai.  

 

 

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2

 

 

 

 

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