La Bibbia

Matteo 17

Matteo

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Capitolo 18

1


 

  In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».  

 

 

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2


 

  Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:  

 

 

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3


 

  «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.  

 

 

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4


 

  Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.  

 

 

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5


 

  E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.  

 

 

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6


 

  Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.  

 

 

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7


 

  Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!  

 

 

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8


 

  Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.  

 

 

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9


 

  E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.  

 

 

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10


 

  Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.  

 

 

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11


 

  E' venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto].  

 

 

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12


 

  Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?  

 

 

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13


 

  Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.  

 

 

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14


 

  Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.  

 

 

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15


 

  Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;  

 

 

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16


 

  se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.  

 

 

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17


 

  Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.  

 

 

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18


 

  In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.  

 

 

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19


 

  In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.  

 

 

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20


 

  Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».  

 

 

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21


 

  Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?».  

 

 

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22


 

  E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.  

 

 

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23


 

  A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.  

 

 

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24


 

  Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.  

 

 

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25


 

  Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.  

 

 

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26


 

  Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.  

 

 

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27


 

  Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.  

 

 

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28


 

  Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!  

 

 

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29


 

  Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.  

 

 

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30


 

  Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.  

 

 

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31


 

  Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.  

 

 

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32


 

  Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.  

 

 

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33


 

  Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?  

 

 

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34


 

  E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.  

 

 

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35


 

  Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».  

 

 

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Matteo 19

 

 

 

 

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