La Bibbia

Cantico dei Cantici 8

Isaia

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Capitolo 1

1


 

  Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.  

 

 

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2


 

  Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me.  

 

 

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3


 

  Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende».  

 

 

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4


 

  Guai, gente peccatrice, popolo carico di iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo di Israele, si sono voltati indietro;  

 

 

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5


 

  perché volete ancora essere colpiti, accumulando ribellioni? La testa è tutta malata, tutto il cuore langue.  

 

 

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6


 

  Dalla pianta dei piedi alla testa non c'è in esso una parte illesa, ma ferite e lividure e piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né curate con olio.  

 

 

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7


 

  Il vostro paese è devastato, le vostre città arse dal fuoco. La vostra campagna, sotto i vostri occhi, la divorano gli stranieri; è una desolazione come Sòdoma distrutta.  

 

 

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8


 

  E' rimasta sola la figlia di Sion come una capanna in una vigna, come un casotto in un campo di cocomeri, come una città assediata.  

 

 

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9


 

  Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un resto, gia saremmo come Sòdoma, simili a Gomorra.  

 

 

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10


 

  Udite la parola del Signore, voi capi di Sòdoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra!  

 

 

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11


 

  «Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?» dice il Signore. «Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco.  

 

 

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12


 

  Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri?  

 

 

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13


 

  Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità.  

 

 

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14


 

  I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli.  

 

 

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15


 

  Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue.  

 

 

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16


 

  Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male,  

 

 

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17


 

  imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova».  

 

 

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18


 

  «Su, venite e discutiamo» dice il Signore. «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.  

 

 

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19


 

  Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra.  

 

 

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20


 

  Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato».  

 

 

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21


 

  Come mai è diventata una prostituta la città fedele? Era piena di rettitudine, la giustizia vi dimorava; ora invece è piena di assassini!  

 

 

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22


 

  Il tuo argento è diventato scoria, il tuo vino migliore è diluito con acqua.  

 

 

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23


 

  I tuoi capi sono ribelli e complici di ladri; tutti sono bramosi di regali, ricercano mance, non rendono giustizia all'orfano e la causa della vedova fino a loro non giunge.  

 

 

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24


 

  Perciò, oracolo del Signore, Dio degli eserciti, il Potente di Israele: «Ah, esigerò soddisfazioni dai miei avversari, mi vendicherò dei miei nemici.  

 

 

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25


 

  Stenderò la mano su di te, purificherò nel crogiuolo le tue scorie, eliminerò da te tutto il piombo.  

 

 

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26


 

  Renderò i tuoi giudici come una volta, i tuoi consiglieri come al principio. Dopo, sarai chiamata città della giustizia, città fedele».  

 

 

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27


 

  Sion sarà riscattata con la giustizia, i suoi convertiti con la rettitudine.  

 

 

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28


 

  Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori e periranno quanti hanno abbandonato il Signore.  

 

 

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29


 

  Vi vergognerete delle querce di cui vi siete compiaciuti, arrossirete dei giardini che vi siete scelti,  

 

 

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30


 

  poiché sarete come quercia dalle foglie avvizzite e come giardino senza acqua.  

 

 

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31


 

  Il forte diverrà come stoppa, la sua opera come scintilla; bruceranno tutte e due insieme e nessuno le spegnerà.  

 

 

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Isaia 2

 

 

 

 

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