La Bibbia

Levitico 21

Levitico

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Capitolo 22

1


 

  Il Signore disse ancora a Mosè:  

 

 

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2


 

  «Ordina ad Aronne e ai suoi figli che si astengano dalle cose sante a me consacrate dagli Israeliti e non profanino il mio santo nome. Io sono il Signore.  

 

 

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3


 

  Ordina loro: Qualunque uomo della vostra discendenza che nelle generazioni future si accosterà, in stato d'immondezza, alle cose sante consacrate dagli Israeliti al Signore, sarà eliminato davanti a me. Io sono il Signore.  

 

 

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4


 

  Nessun uomo della stirpe di Aronne, affetto da lebbra o da gonorrea, potrà mangiare le cose sante, finché non sia mondo. Così sarà di chi abbia toccato qualunque persona immonda per contatto con un cadavere o abbia avuto una emissione seminale  

 

 

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5


 

  o di chi abbia toccato qualsiasi rettile da cui abbia contratto immondezza oppure un uomo che gli abbia comunicato un'immondezza di qualunque specie.  

 

 

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6


 

  La persona che abbia avuto tali contatti sarà immonda fino alla sera e non mangerà le cose sante prima di essersi lavato il corpo nell'acqua;  

 

 

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7


 

  dopo il tramonto del sole sarà monda e allora potrà mangiare le cose sante, perché esse sono il suo vitto.  

 

 

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8


 

  Il sacerdote non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi immondo. Io sono il Signore.  

 

 

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9


 

  Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono il Signore che li santifico.  

 

 

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10


 

  Nessun estraneo mangerà le cose sante: né l'ospite di un sacerdote o il salariato potrà mangiare le cose sante.  

 

 

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11


 

  Ma una persona, che il sacerdote avrà comprata con il denaro, ne potrà mangiare: così anche quelli che gli sono nati in casa: questi potranno mangiare il suo pane.  

 

 

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12


 

  La figlia di un sacerdote, sposata con un estraneo, non potrà mangiare le cose sante offerte mediante il rito dell'elevazione.  

 

 

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13


 

  Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, se torna a stare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il pane del padre; mentre nessun estraneo al sacerdozio potrà mangiarne.  

 

 

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14


 

  Se uno mangia per errore una cosa santa, darà al sacerdote il valore della cosa santa, aggiungendovi un quinto.  

 

 

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15


 

  I sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante degli Israeliti, che essi offrono al Signore con la rituale elevazione,  

 

 

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16


 

  e non faranno portare loro la pena del peccato di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro cose sante; poiché io sono il Signore che le santifico».  

 

 

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17


 

  Il Signore disse a Mosè:  

 

 

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18


 

  «Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti e ordina loro: Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenta in olocausto al Signore un'offerta per qualsiasi voto o dono volontario,  

 

 

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19


 

  per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di buoi, di pecore o di capre.  

 

 

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20


 

  Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito.  

 

 

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21


 

  Se uno offre al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per sciogliere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta: senza difetti.  

 

 

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22


 

  Non offrirete al Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulceri o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.  

 

 

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23


 

  Come offerta volontaria potrai presentare un bue o una pecora che abbia un membro troppo lungo o troppo corto; ma come offerta per qualche voto non sarebbe gradita.  

 

 

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24


 

  Non offrirete al Signore un animale con i testicoli ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati. Tali cose non farete nel vostro paese,  

 

 

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25


 

  né accetterete dallo straniero alcuna di queste vittime per offrirla come pane in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite per il vostro bene».  

 

 

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26


 

  Il Signore aggiunse a Mosè:  

 

 

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27


 

  «Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore.  

 

 

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28


 

  Non scannerete vacca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo.  

 

 

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29


 

  Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito.  

 

 

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30


 

  La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla fino al mattino. Io sono il Signore.  

 

 

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31


 

  Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore.  

 

 

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32


 

  Non profanerete il mio santo nome, perché io mi manifesti santo in mezzo agli Israeliti. Io sono il Signore che vi santifico,  

 

 

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33


 

  che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore».  

 

 

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Levitico 23

 

 

 

 

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